
Ne vede anche qualcuna che, al contrario, corre già a un buon numero di giri?
«Domenica scorsa ho visto la Juve: in campo bella compatta. E il Napoli ha fatto un gran debutto soprattutto in Champions».
Cos’è che l’ha convinta nella Juve?
« L’ho vista corta, aggressiva e veloce: chi punta allo scudetto quest’anno dovrà fare i conti con la Juventus ».
E il Napoli?
«In grande condizione. Mi ha molto impressionato per il modo in cui è “entrato” in Champions, in un girone molto complicato. Il difficile viene ora: la squadra di Mazzarri dovrà confrontarsi con squadre che sono più abituate a questo tipo di competizioni ».
Lei ne sa qualcosa visto che con la Lazio si ritrovò a dover fare i conti con il Real Madrid. Se la sentirebbe di dare qualche consiglio al suo collega Mazzarri?
«Ripeto, qui hai a che fare con squadre abituate a lottare su più fronti, con “rose” ricche. La gestione di più obiettivi contemporaneamente non è semplice: non puoi pensare di impiegare sempre gli stessi giocatori, devi provare a fare il turn over. Ma poi può capitare che i titolari, quelli inamovibili, avendo dopo pochi giorni l’appuntamento europeo, tirino indietro la gamba nella partita di campionato perché pensano che la Champions sia più importante».
Che derby sarà?
«Non credo che sarà una partita tattica. Sono convinto che le due squadre giocheranno per superarsi».
Rispetto a questa partita, chi è più avanti?
«La Lazio è più avanti, più collaudata: ha confermato l’allenatore e sono stati fatti gli innesti che Reja ha chiesto. Il futuro, però, è della Roma»
Leggi l'intervista completa nell'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio
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