venerdì 14 ottobre 2011

(FOTO): Tamara Pisnoli (ex De Rossi) show in discoteca

Tamara PisnoliTamara Pisnoli, ex di De Rossi, ha dato spettacolo ieri sera in discoteca. Sexy e alterata dall'alcool, ha flirtato in pubblico. Le foto.

(FOTO) Striscione tifosi Roma contro Olimpia

Lo striscione realizzato dai tifosi della Roma contro l'aquila Olimpia.

Reja attacca Totti: "Comico? I suoi spot fanno piangere"

ROMA - Siamo già in clima Lazio-Roma. Secondo fonti provenienti da Formello, quartier generale della Lazio, Reja avrebbe commentato così le dichiarazioni rilasciate da Totti in conferenza stampa: "Comico? I suoi spot fanno piangere".
Reja è da sempre un uomo burbero. Ripercorriamo la sua lunga carriera per capire meglio il suo carattere. A partire dal 1979 iniziò una lunga carriera di allenatore che lo portò alla guida di numerose squadre di serie minori nel corso degli anni ottanta, fino ad arrivare in Serie B alla guida del Pescara nella stagione 1989-1990, subentrando all'esonerato Ilario Castagner, dopo esser stato per due anni allenatore della squadra Primavera del club abruzzese.
Ha ottenuto ben quattro promozioni in Serie A: la prima con il Brescia nel 1997, la seconda con il Vicenza nel 2000, la terza alla guida del Cagliari nel 2004 e la quarta con il Napoli nel 2007. Nella stagione 1991-1992 sfiora con il Cosenza la promozione nella massima serie, svanita solo nell'ultima giornata di campionato allo Stadio "Via del Mare" di Lecce; difatti Reja ha ottenuto i primi successi proprio con la formazione calabrese, con la quale ha conquistato la permanenza in Serie B nello spareggio vinto contro la Salernitana e nella stagione successiva ha mancato la promozione nella massima serie per un solo punto in classifica. I calciatori più utilizzati dal tecnico goriziano furono Oberdan Biagioni, Luigi De Rosae Luigi Marulla. Anche nell'annata 1997-1998, quando subentrò alla coppia Souness-Camolese sulla panchina del Torino, Reja andò vicino alla promozione in Serie A: i granata furono sconfitti ai calci di rigore dal Perugia nella gara di spareggio allo Stadio Giglio di Reggio Emilia.

Il 10 febbraio 2010, a seguito dell'esonero di Davide Ballardini, diventa allenatore della Lazio, rescindendo consensualmente il contratto con l'Hajduk Spalato.

Esordisce sulla panchina dei biancocelesti nella partita contro il Parma, vinta per 2-0 grazie alle reti di Guglielmo Stendardo e Mauro Zárate, facendo ritrovare il successo alla squadra capitolina dopo un lungo periodo. Dopo una lunga rincorsa verso la salvezza, conquistata solo alla penultima giornata battendo in trasferta il Livorno per 2-1, la Lazio chiude il campionato vincendo allo Stadio Olimpico contro l'Udinese per 3-1, attestandosi così al dodicesimo posto finale.

Alla sua seconda stagione, all'inizio in campionato la Lazio perde all'esordio in casa della Sampdoria per 2-0, per poi inanellare una serie di risultati positivi a partire dal turno successivo, il primo allo Stadio Olimpico, in cui batte per 3-1 il Bologna. Complice il pareggio tra Inter e Juventus, la Lazio raggiunge il primato solitario alla sesta giornata, confermandolo al settimo turno battendo il Bari e all'ottavo battendo il Cagliari in casa. Prosegue con una vittoria in casa del Palermo. In queste circostanze Reja ottiene per la Lazio anche il record di punti (22) dopo 9 giornate che non era riuscito neanche nelle due "stagioni-scudetto" della formazione romana. Il rapporto che si crea man mano con la tifoseria è talvolta di contrasto per alcune scelte tecniche. I risultati ottenuti dalla squadra, comunque, spingono molte famiglie biancocelesti a sostenerlo nel finale di campionato.

La situazione cambia all'inizio della stagione 2011-2012; dopo la sconfitta per 2-1 in casa contro il Genoa subita il 18 settembre 2011, infatti, l'ambiente laziale inizia a contestarlo ed il presidente Claudio Lotito, nella giornata successiva, dichiara di aver respinto le dimissioni del tecnico friulano da allenatore della Lazio, confermandolo al timone della squadra capitolina.

mercoledì 12 ottobre 2011

Domani parla Totti: a Trigoria tremano in molti


A 4 giorni dal derby, la Romasi ritrova al Centro SportivoFulvio Bernardini per preparare la stracittadina di domenica 16 ottobre. Torneranno al lavoro De Rossi, Osvaldo, Kjaer e Pjanic, di rientro dagli impegni con le rispettive nazionali, mentre il capitanoFrancesco Totti proseguirà la riabilitazione dall'infortunio accusato nell'ultimo match di campionato contro l'Atalanta
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 17.50 Termina l'allenamento, rientrano negli spogliatoi tutti i giocatori tranne Lobont Cassetti, che hanno lasciato il campo anzitempo per un leggero affaticamento muscolare. Sul campo di gioco resta il solo Stekelenburg, che prova per alcuni minuti i rinvii dal fondo. Domani ritorno alla consueta tenuta mattutina: tutti nel campo del Bernardini alle 10.30
17.35 I portieri si uniscono ai tre schieramenti
17.15 I tre schieramenti lavorano sulla circolazione palla, con due squadre a turno che partecipano alla manovra. Si fa sentire Luis Enrique: il tecnico chiede a gran voce di alzare il ritmo e pochi tocchi ai suoi giocatori. Intanto Stekelenburg svolge esercizi specifici con il preparatore dei portieri Franco Tancredi
17.00 Il gruppo viene diviso in 3 schieramenti per una mini partitella a metà campo. Intanto De Rossi, Pjanic e Kjaer svolgono lavoro defaticante.  Queste le composizioni delle squadre:

Verdi: Heinze, Cicinho, Gago, Osvaldo, Okaka,

Rossi:
 Cassetti, Jose Angel, Rosi, Greco, Pizarro, Lamela

Gialli: 
Simplicio, Perrotta, Borini, Bojan, Borriello
16.40 Dopo la fase di tecnica individuale, iniziano le prove sugli schemi offensivi.  Si affrontano due schieramenti, difesa e attacco. Cicinho, Juan, Heinze e Taddei compongono la linea difensiva, mentre in attacco giocano Osvaldo, Lamela, Simplicio, Perrotta, Borini, Bojan e Gago. In porta si alternano a rotazione Stekelenburg, Lobont e Curci
16.20 Terminato il riscaldamento, la squadra inizia la seduta con il consueto esercizio del torello. Nel frattempo i portieri Stekelenburg, Lobont e Curci lavorano dall’altra parte del campo C agli ordini diFranco Tancredi. All'esterno del Bernardini presenti una trentina di tifosi, che intonano cori all'indirizzo del capitano Francesco Totti e Erik Lamela
16.14 La squadra entra in campo per il riscaldamento. Sono rientrati tutti i nazionali tranne Burdisso, che rientrerà nella capitale domani. Assente anche Totti

Grandissimo miracolo di Stekelenburg in allenamento

Derby, Stekelenburg c'èL'olandese non ha paura

Derby, Stekelenburg c'è
L'olandese non ha paura

Le foto delle parate del portiere giallorosso che probabilmente tornerà

De Rossi: "La Roma mi vende e con i soldi risparmiati compra un campione"


"Cassano smette? Magari, così smetto di sopportarlo in nazionale, qui mi ha distrutto le orecchie". Daniele De Rossi, intervistato da RaiSport, scherza sull'annuncio dei propositi di ritiro (fra tre anni) espressi dal suo ex compagno nella Roma. "Battute a parte - dice ancora De Rossi -, c'è stress ma io ho sempre avuto tanta voglia di venire qui. Mi fa piacere giocare e disputare 90 minuti. Non ho mai pensato a risparmiarmi. Giocare in nazionale, è un privilegio. Certo a volte un pizzico d'invidia per quei colleghi di club che si riposano per due o tre giorni c'è, però la nazionale è un onore".
IL FUTURO - Sull'Europeo che verrà De Rossi dice che "siamo in seconda fila dopo Spagna, Germania e Olanda, poi ci sono anche Polonia e Ucraina, paesi ospitanti, che sono insidiosi. Nel Mondiale però c'è capitato un girone semplice e siamo arrivati ultimi". Inevitabile la domanda sul derby di domenica prossima. "Questa partita la sento, e ci tengo molto - risponde il romanista -. Sono fortunato perchè gli ultimi li ho sempre vinti. A 21-22 anni il derby lo vivevo male e non facevo buone partite, ora la tendenza è cambiata e ho grande tranquillità". È peggiore l'eventuale assenza di Totti nella Roma o quella di Klose nella Lazio? "Klose è un attaccante che stimo molto - risponde De Rossi - ma la storia dice che se una squadra come la Roma perde Totti è una brutta batosta". Come va la vicenda del rinnovo del contratto? "Io penso che sia più importante il futuro della Roma che il mio - sottolinea De Rossi -. A prescindere dal mio contratto il club giallorosso sta creando qualcosa di importante. Se non rinnovo io risparmiano bei soldi e prendono altri calciatori importanti, forti come me. Il mio rinnovo non deve essere un assillo".
(corsport.it)
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Nell'edizione oggi in edicola del Corriere dello Sport ecco altre battute del numero 16 giallorosso a fine match:  «Il derby? Lo aspetto con grande tranquillità. Dite che non ci sarà Totti? Io le responsabilità che mi prendo sono le stesse, con o senza Francesco, ma non sono sicuro che non ci sia, la storia ci ha insegnato che spesso ci sono grosse sorprese fino all’ultimo. Vi ricordo che contro l’Arsenal ha giocato da zoppo e con le punture: se c’è una partita in cui lui può fare qualcosa di più è il der­by. La fascia di capitano? Non ho la fissa della fascia, nè con la Roma, nè con la Nazionale, sono due cose che probabilmente un domani mi toccheranno, ma non è un assillo. A volte vado a controllare le presen­ze, poco tempo fa ho superato Di Bartolomei e mi è sembrato quasi un oltraggio, (...)»